Pitigliano, una serie di sorprese

Viaggiare è l’arte di scoprire. Negli angoli più improbabili si nascondono gemme di rara bellezza. Luoghi ricchi di storia, importanza e qualcosa che li caratterizza fortemente.

Questo è il caso di Pitigliano. Paese in provincia di Grosseto, situato a metà strada tra Firenze e Roma. Secondo la leggenda il suo nome deriverebbe da Petilio e Ciliano, latitanti di Roma.

La città conta 4mila abitanti. Solo per avere un’idea di cosa significhi, l’edificio Copan, a San Paolo, ospita cinquemila residenti. Cioè, se mettessimo l’intera comunità di Pitigliano a Copan, rimarrebbero diversi appartamenti liberi.

Bene, ma come si suol dire, la dimensione non è un documento. In questo caso, non proprio. La storia di Pitigliano risale agli Etruschi e, successivamente, ai Romani, acquisendo importanza nel Medioevo. Feudo degli Aldobrandeschi, successivamente passò alla sfera d’influenza degli Orsini.

Piccola Gerusalemme

Dal 1500 Pitigliano vide crescere la comunità ebraica, che vi si stabilì. Tanto che è conosciuta come La Piccola Gerusalemme.

Nella seconda guerra mondiale, gli ebrei si dispersero. A causa delle azioni del fascismo, molti si nascosero in altri luoghi, in campagna e in rifugi capaci di preservare la loro vita. Attualmente ci sono poche famiglie ebree nel luogo. Tuttavia, la memoria dei cinque secoli in cui hanno coltivato le loro tradizioni è ricca.

Una delle attrazioni emblematiche di Pitigliano è l’insieme che risale alla cultura ebraica. Vale la pena visitare la bellissima sinagoga, il cimitero e la fortezza ebraica. Complesso architettonico realizzato con la benedizione di Niccolò IV Orsini.

Agli inizi del Cinquecento il Conte Orsini, favorevole alla presenza degli ebrei nel paese, donò il terreno per la costruzione di diversi edifici. Orsini sperava, in cambio, che la presenza degli ebrei potesse aiutare lo sviluppo regionale. Che si è rivelato giusto.

La città del tufo

Pitigliano, invece, si riconosce da un’altra caratteristica. Molti la chiamano “La Città del Tufo” a causa del suolo.

Il comune occupa la sommità di una ripida roccia, a 313 metri sul livello del mare. Questa roccia è composta da tufo vulcanico, magma che si deposita in un determinato luogo, formando rocce o rilievi come quelli della città.

Se pensi che questo basti per conoscere Pitigliano, preparati. Tra vicoli pieni di negozi, caffè, ristoranti, passaggi a livello e una vista rustica da riempire gli occhi, potrete visitare il Museo Archeologico, situato nel sensazionale Palazzo Orsini, il Museo all’Aperto Alberto Manzi e la Chiesa di Santa Maria. Oltre a questo ci sono le mura, l’Acquedotto Mediceo. E, a ridosso del borgo, la necropoli di Sovana, patrimonio etrusco.

Infine, c’è una città sotterranea a Pitigliano. Labirinto scavato nella roccia, fungeva da stalla, tomba e fienile. In quel sito c’è anche una cantina. Del resto il vino e la Toscana sono indissolubilmente legati.

Circa 190 km a sud di Firenze, Bella Toscana consiglia una giornata per visitare la città. Soprattutto perché chi vede Pitigliano dall’esterno non immagina che ci siano tanti tesori conservati nel suo perimetro.

Stai pianificando il tuo viaggio in Toscana? Parla con Bella Toscana. Siamo specialisti in questa magnifica regione. Contattaci tramite WhatsApp: +39329 738-2967 o tramite email: contato@bellatoscanatour.com.br.

Author